Auronzo*Misurina*Tre Cime di Lavaredo
Photo*Video*History*Culture*Traditions
*Veneto*Dolomiti*Italia*Europa*
Benvenuti tra le meravigliose Dolomiti di Auronzo e Misurina!
Welcome on the beautiful Auronzo and Misurina Dolomiti Mountains!
Wilkommen in die wunderbar Auronzo und Misurina Dolomiten!
Bienvenidos entre las maravillosas Dolomiti de Auronzo y Misurina!
Bienvenue dans les merveilleuses Dolomiti de Auronzo et de Misurina!
Youkoso Dolomiti no yamayama no utsukushii Auronzo to Misurina e !!
Добро пожаловать в сказочные Доломиты на территории Ауронцо и Мизурины!
Le Cime di Lavaredo si riflettono nello specchio magico del lago di Misurina al tramonto di una splendida sera d'autunno.
I due leoni posti all'ingresso della Diga di Santa Caterina e sullo sfondo le Tre Cime di Lavaredo
Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni)
Tramonto sulle Tre Cime di Lavaredo. Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni)
Le Tre Cime di Lavaredo si riflettono nel Lago di Auronzo*Foto di Tatiana Pais Becher*Primavera 2012
Auronzo
è l'unico paese delle Dolomiti dalla cui piazza si possono ammirare le
splendide Tre Cime di Lavaredo.
Lo
stesso toponimo "Auronzo", secondo i glottologi è di origine
preromana.
Il
paese è ricco di storia che si perde nella notte dei tempi:
i recenti scavi
archeologici stanno riportando alla luce reperti protostorici che affermano
senza ombra di dubbio
l'importanza avuta da questo centro alpino, fin da 2500
anni fa.
Auronzo
ha vissuto molteplici vicende - tra le quali un triste esodo - che ha visto
centinaia
e centinaia di famiglie lasciare per sempre il paese d'origine per emigrare nel
mondo.
Nel
comune di Auronzo si estendono imponenti foreste, tra le quali la foresta
Somadida che all'epoca
della
Repubblica di Venezia, forniva alla Serenissima le alberature per le navi.
anche
stando comodamente seduto all'interno della propria auto, di
immergersi
nella bellezza naturale offerta dalla Valle dell'Ansiei.
In alto a sin. Le Tre cime di Lavaredo dalla Borgata Paìs. Le stesse dal Monte Agudo.
In basso a sin. la Croda da Campo ed il Monte Aiarnola. A destra la Cima di Ligonto e la Croda d'Ambata
Foto di Giuseppe Pais Becher
Nella foto a sinistra Giovanni Pais Becher (Gianni) con il figlio Giuseppe*che aveva solo 10 anni* sulla vetta della Cima Piccola di Lavaredo.
Nella foto a destra Tatiana Pais Becher mentre esce dal passaggio chiave della Cima Piccola di Lavaredo, scalata con il papà Gianni.
Monte Paterno. Estate 1980. A destra in basso Tatiana Pais Becher a 7 anni, dopo aver scalato anche la cima Grande di Lavaredo. A sinistra Giuseppe Pais Becher a 4 anni, con il papà Giovanni (Gianni).
Catena umana attorno alle Tre Cime di Lavaredo.
6000 uomini, donne e bambini, si sono tenuti per mano componendo una Catena Umana che ha abbracciato le Tre Cime di Lavaredo, per ricordare ai Grandi della Terra (G8) le promesse e gli impegni di aiuto e cooperazione stipulati in favore dei Paesi poveri
La valle di Auronzo ed il lago di Santa Caterina, in una foto di Giuseppe Pais Becher
Auronzo nel 1928 prima che venisse costruita la diga di Santa Caterina
Raccolta Giovanni Pais Becher (Gianni)
Misurina
Vi invitiamo a visitarci presso il negozio di articoli sportivi:
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Los esperamos en las tienda de deportes Lavaredo Sport Misurina:
LAVAREDO SPORT
Since 1972
*Alp Station Lavaredo*
Giuseppe Pais Becher
Responsabile
https://www.facebook.com/pages/Alpstation-Lavaredo/179691365552420
Giuseppe Pais Becher *Maestro di Sci* con il figlio Giovanni
Tramonto sulle Tre Cime di Lavaredo da Auronzo di Cadore - Italia. Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni) - 04 giugno 2012
Misurina
*Lavaredo Sport Misurina*
puesta en el primer piso del Grand Hotel Misurina,
pregunten por la Guja y escritor: Giovanni Pais Becher (Gianni)
que tiene informaciones sobre las escaladas, vie ferrate, caminatas y tambien sobre el meteo.
On the Lavaredo Sport Misurina, if you need informations, ask about the mountain guide and writer:
*Giovanni Pais Becher (Gianni)*
Al piano terra del Grand Hotel Misurina - situato sul fronte lago, in via Monte Piana 21 - chiedete della Guida Alpina Scrittore:
*Giovanni Pais Becher (Gianni)*
tel. 0039 0435 39200
email: misurina@lavaredosport.com
Giovanni Pais Becher (Gianni) *nel 1983* sulla vetta della Cima Grande di Lavaredo
Bibi Ghedina, Gianni Pais Becher ed Ettore Costantini (Vecio) nel 1979 a Pomèdes.
Da sinistra Giorgio Ronchi, Valerio Quinz, Roberto Sorgato, Bepi Pellegrinon. In basso Giovanni Pais Becher detto Gianni.
Dopo aver festeggiato la Guida Alpina Valerio Quinz sulla vetta della Cima Grande di Lavaredo, che 70 anni prima, ancor ragazzino, vi era salito per la prima volta.
Riccardo Cassin al centro con Albino Alverà, Ettore Costantini, Orazio Apollonio, due Ragni di Lecco e Giovanni Pais Becher detto Gianni.
Nel 1979, nella ricorrenza del 40° di fondazione degli Scoiattoli di Cortina d'Ampezzo.
Cavalli a Misurina sotto alle Cime di Lavaredo. Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni)
Tramonto sulla Cima Undici e sul Monte Popèra. Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni) 24 ottobre 2012
Misurina il 22 ottobre 2012 in veste autunnale
Durante la mia vita, ho scalato centinaia di montagne nel mondo. Alcune in Groenlandia, Mongolia e Tibet erano Inviolate.
Continuo a vagare attraverso continenti, nazioni e montagne.
Adesso mi trovo in Cile ma il 21 dicembre ritornerò in Patagonia. Dapprima nella parte cilena poi, in gennaio in quella argentina.
No ho mai dimenticato le Dolomiti, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, sono venuto alla luce.
Quelle sono le prime montagne che hanno visto i miei occhi. Quelle sono le cime sulle quali sono salito centinaia di volte.
Appena posso, anche se i miei cappelli hanno cambiato colore, dal nero all'argento, color plata come si usa dire qui, appena posso ritorno a trovarle.
Questa foto di Shara Capirossi ricorda un bel giro dopo una copiosa nevicata nel mese di ottobre 2015.
Arica Cile, 10 dicembre 2016.
Durante i mesi di ottobre e novembre 2007*gennaio, febbraio, novembre, dicembre 2008,*gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre 2009*gennaio, febbraio, marzo ed aprile 2010* ho viaggiato attraverso l'America Latina, tra le Ande del Peru' e della Bolivia, alla ricerca della cultura e delle tradizioni delle popolazioni discendenti dalle antiche civiltà di Chinchorro, Tiwanaku, Pukara, Wari, Kollas, Lupakas, Chiribaya ed Incas. Sull' altopiano del Cile, a nord di Arica e al confine con la Bolivia si trova Putre, a quasi 4000 metri di altitudine. Ho partecipato al Festival della Canzone Andina in occasione de La Feran 2007 organizzato come ogni anno dal Comune di Putre, dove si esibiscono i più interessanti gruppi folkloristici della Bolivia, del Cile e del Perù. A novembre del 2008, dopo aver partecipato a Timalchaca sulle Ande, alle Ritualità cristiano-pagane della Venerazione della *Virgen de los Remedios*, ho viaggiato a Camiña dove ho soggiornato per due settimane, partecipando alla Farcam 2008-2009 e visitando le località e le montagne adiacenti. Sono salito a fino Nama, da dove con la famiglia Mamani Carlos ho visitato il lago Rosso con le acque color sangue, il lago Verde con le acque tiepide e il lago Giallo, con vari occhi di origine vulcaniche che compongono una località tuttora intatta e Sacra degli indigeni Aymara della cultura Tiwanaku. La famiglia Carlos di Nama nella provincia di Iquique, da sempre è stata la custode di questa oasi naturalistica unica al mondo, ed io gli ringrazio per avermi dato la possibilità non solo di visitarla, ma anche di partecipare di persona alle Ritualità Indigene che prevedono di chiedere permesso agli Apu per accedere alle località Sacre. Una componente della famiglia mi ha anche accompagnato per un tratto, nel mio girovagare per il Perù. Ad Arequipa ora ho delle solide basi e così a Cusco, a Puno sul lago Titicaca*dove ho partecipato attivamente alle festivitá cristiano-pagane in onore alla Madonna della Candelaria che sia nel 2009 sia nel 2010 si sono prolungate per ben 15 giorni*, a Moquegua, a Cuchumbaya Tacna ed in varie località del sud del Perù, a Tiwanaku in Bolivia, dove ho soggiornato. A novembre 2010 sono ritornato in America Latina e dopo un periodo trascorso ad Arica in Cile e dintorni, il 23 dicembre sono volato a Mendoza in Argentina dove ho trascorso il Natale ed il Capodanno 2011, vagando tra le bellissime montagne andine che fanno capo all'imponente Aconcagua. Dall'Argentina sono ritornato in Cile per poi trasferirmi in Perù. A Moquegua ho salito alcune montagne di interesse archeologico. Sulla loro sommità infatti, hanno resistito alle intemperie i ruderi di abitazioni e di centri cerimoniali che risalgono alle culture di Tiwanaku ed Huari. Culture antecedenti agli Incas. Da Moquegua al lago Titicaca dove sto continuando la ricerca sulla cultura Pucarà (risalente a circa 500 anni prima di Cristo), sulle Chulpas, monumenti funerari che venivano eretti sulle cime delle montagne.
Marisol Pancha Gutierrez*nel tipico costume della Penisola di Capachica*ripresa a 4000 metri sopra il lago Titicaca
Sono ridisceso a Moquegua in marzo e dopo aver effettuato alcune ricerche, il 26 ho riattraversato la frontiera e sono salito nel villaggio di Belen che si trova sulle Ande del Cile, nel comune di Putre, regione di Arica Parinacota. Lassù ad oltre 3000 metri di altitudine, si erano radunate le Comunità di origine aymara per festeggiare l'Anata 2011. Una festa di danze e ringraziamenti alla Pachamama. Ridisceso a notte inoltrata, il giorno dopo, partito all'alba, sono ritornato a Tacna in Perù, dove nello stadio Jorge Basadre Grohmann erano confluiti numerosi gruppi folcloristici nazionali ed internazionali che ho filmto e fotografato per tutto il giorno. Ora mi trovo ad Arica, la città dell'eterna primavera dove non piove mai. In attesa del 8 di maggio, quando riprenderò l'aereo per tornare alla mia amata Auronzo, mi diverto a incontrare artisti, musicisti e amici dei vari gruppi folcloristici, facendo lunghe camminate a piedi scalzi sul litorale di fronte all'oceano Pacifico.
Sono ritornato in America Latina il 15 novembre 2011. Dopo aver trascorso alcuni giorni ad Arica, ho viaggiato a Mendoza in Argentina ed il giorno di Natale sono volato a Santiago del Cile, a Puerto Montt per arrivare a notte inoltrata a Punta Arenas, con le splendide vedute della Patagonia,
inclusi il Cerro Torre ed il Fitz Roy.
Ho incominciato il 2012 con i pinguini come si può vedere nei tre video che ho filmato nell'isola dei pinguini e che ho pubblicato sul mio canale di YouTube con il pseudonimo di indigeno9. Da Punta Arenas ho raggiunto e sorpassato il parco intitolato al salesiano - esploratore ed alpinista: Alberto Maria De Agostini, parco situato nella stupenda Cordillera di Darwin.
Durante i viaggi di andata e ritorno attraverso il Canale di Beagle, ho verificato che i bellissimi ghiacciai: Holanda, Italia, Francia, Alemania ed España si stanno sciogliendo e ritirando in una maniera impressionante.
Mi si è stretto il cuore vedendo l'enorme cascata d'acqua che scende copiosamente da quel che resta del ghiacciaio (ventisquero) Romanche.
Ho visitato il museo Martin Guisinde dell'isola di Navarino, nel centro abitato che si trova nell'estremo sud del mondo: Puerto Williams.
Ho espresso al Direttore del Museo dottor Alberto Serrano Fillol, l'intenzione di conoscere meglio la storia delle popolazioni native, in particolare degli Yaganes (Yamanes cioè uomini, lo stesso significato degli Inuit della Groenlandia), Selknam o Onas, Alacalufes, Tehuelches e Haus. Intendo investigare soprattutto le cause della loro estinzione, in gran parte dovute alle violenze di alcuni coloni e cercatori d'oro.
A Punta Arenas ho visitato il magnifico Museo Don Bosco dei Salesiani, incontrando il Direttore Don Salvatore Cirilo, ed esponendo le mie intenzioni. Don Salvatore è stato gentilissimo e mi ha assicurato la sua piena collaborazione.
Cerro Torre*Torre Egger*Aguille Herron*Aguille Standahrt*30/12/2015 by Giovanni Pais Becher (Gianni)
Aurora nel gruppo del Fitz Roy*Patagonia Argentina*29/12/2015*Foto di Giovanni Pais Becher (GIanni)
Aguille Poincenot*Cerro Fitz Roy*conosciuto dai *Nativi Teuelche come Chalten*e Punta Val Bois*30/12/2015/Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni).
Ghiacciaio Viedma*Patagonia Argentina*30/12/2015*Foto di Giovanni Pais Becher (GIanni)
Nel gruppo del Fitz Roy*Patagonia Argentina*23 dicembre 2015
Sui siti http:// www.chile.it http://www.cultura aborigena.com http://www.culturaindigena.it ho inserito e pubblicherò le foto più significative di questo mio vagabondaggio alla ricerca della Cultura, delle Tradizioni e della Storia di queste antiche Civiltà che per il loro attaccamento alla natura, hanno molto da insegnarci. Sono salito su alcune montagne Sacre e in particolare su quelle abitate dagli Wari, dai Pukara, dai Kollas, dai Lupakas... Ho ascoltato le voci degli anziani Aymara e Quechua che popolano l'altipiano andino, che comprende parte del nord dell'Argentina, parte del nord del Cile, parte della Bolivia e del Peru'. Ho visitato località dove sono sepolte le mummie Chinchorro che sono le più antiche del mondo e dove vivevano gli Indios Chiribaya. Potrei scrivere centinaia di pagine su tutto quello che i miei occhi hanno visto, su tutto ciò che le mie orecchie hanno ascoltato, ma non è questo il momento per farlo.
Siamo ormai a dicembre del 2016 ed anche quest'anno da quasi un mese sto vagando per l'America del Sud.
Tra pochi giorni ritorno in Patagonia ed in Terra del Fuoco. Dapprima in quella cilena ed in gennaio in quella argentina.
Devo ancora conoscere a fondo quelle bellissime montagne che erano l'habitat naturale delle popolazioni Native.
Devo ancora capire come sia stato possibile che tutti siano scomparsi e che il mondo ancora non se ne sia reso conto.
Nel 2017 e 2018 ho rivolto le mie attenzioni alla Patagonia e la Terra del Fuoco, sia nel lato argentino sia in quello cileno.
Ogni anno vago per mesi all'ombra del Cerro Torre, del Fitz Roy, delle Torri del Paine, navigo per lo stretto di Magellano, per il canale di Beagle e nell'arcipelago di Capo Horn alla ricerca dei loro segreti.
Ultimamente ho indagato a fondo anche la storia dei Nativi che hanno popolato per migliaia di anni quei paradisi naturali.
Nativi che sembra siano scomparsi nel nulla.
Dove sono i discendenti delle migliaia di Yámanas o Yaganes, Haus o Manekenk, Onas o Selk'nam,
I Kawesehkar o Alacalufes ed i Aonikenk poi chiamati Theuelches.che popolavano la *Karukincá* poi chiamata dai primi navigatori europei *Terra del Fuoco*, le Isole dell'Arcipelago di Capo Horn e la Patagonia?
Gli Aonikenk (Theuelches), erano denominati i *giganti* perché superavano di gran lunga l'altezza della media europea che alla fine del 1800 era mediamente di 169 centimetri, mentre la loro media era di 175 centimetri con alcuni che superavano i 190.
Erano tutti cacciatori nomadi, si nutrivano soprattutto di carne dei guanacos e tucutucus,non disdegnando gli gnandú ed altri tipi di uccelli.
Pescavano, raccoglievano frutti di mare e si cibavano anche di frutta selvatica, soprattutto di calafate, della chaura e funghi.
Quando gli Yaganas incontravano una balena arenata sulla costa, dividevano con gli Onas alcune parti del grandioso mammifero viceversa.
Si riparavano dal freddo e dal vento gelido con le pelli degli guanacos.
Ora sono quasi completamente estinti.
Molti sono stati eliminati dai coloni europei, come Ramón Lista, Julius Popper, Mc Lennon soprannominato Chancho Colorado e da Alexander A. Cameron, questi ultimi due, istigati e finanziati da José Menéndez Menéndez, sposato con Maria Bethey e Braun.
Altri sono morti per le malattie portate dai coloni, soprattutto dal morbillo e tubercolosi.
Nel sito web www.culturaaborigena.com ho cominciato a inserire molte foto di queste popolazioni, che per millenni hanno popolato la Terra del Fuoco e le sue isole e anche la Patagonia.
Prima esperienza di Rafting in Argentina*25 gennaio 2014*Canyon Atuel
Patagonia Argentina*25 novembre 2014*Foto di Alice Cella De Dan
Magico Perú*Sillustani*Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni)
Machu Picchu dall'Wayna Picchu. 5 dicembre 2015. Foto di Chiara Corte Sualon.
Le Torri del Paine indorate dal sole*12 gennaio 2013*Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni)
I gruppi montuosi del Cerro Torre e del Fitz Roy che i Nativi denominavano *El Chalten*Patagonia Argentina*25 dicembre 2011*Foto di Giovanni Pais Becher (Gianni)
To see the video in you tube:
Gli oltre 500 video che ho pubblicato su You Tube, documentano solo in parte i miei vagabondaggi solitari in America Latina alla ricerca della Cultura e delle Tradizioni delle popolazioni che abitano le Ande.
Cliccando sull'immagine qui in basso, si entra direttamente nel mio canale di video:
//www.youtube.com/indigeno9
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